Festival/

Luci dell'India - Diwali 2023

Festival della Luce - Concerto di Sitar di Pandit Rabindra Narayan Goswami 

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Artista

Pandit Rabindra Narayan Goswami /

K.G. Westman /

Margherita Baratti /

Suvrat Apte /

Nicolò Melocchi

Quando

10-11-12 Novembre 2023

Cosa

workshops, concerti, classi

DESCRIZIONE

Luci dell’India è un programma di eventi che promuove la cultura indiana in Italia.

La collaborazione con artisti italiani e internazionali permette di creare un ponte tra Oriente e Occidente.

Ogni anno il festival propone come protagoniste le date più importanti festività indiane che hanno l’intento di celebrare la vita e rinsaldare i rapporti tra le persone e le culture.

L’India e l’Italia sono due culle della civiltà che hanno rappresentato per secoli i capisaldi dell’estetica e della filosofia.

Il dialogo interculturale tra questi due Paesi vuole contribuire alla ricerca e alla crescita spirituale con lo studio dello yoga, della musica, della danza e del teatro per valorizzare la tradizione attraverso l’innovazione artistica.

Prossimo incontro: 11-12 Novembre 2023

DIWALI

La festa delle Luci Diwali in India simboleggia la vittoria del bene sul male, della luce sulle tenebre, della conoscenza sull'ignoranza.

In India è vissuta come un’occasione per celebrare la vita e rinsaldare i legami con familiari, amici e colleghi.

In Italia, solo qualche settimana prima, celebriamo i morti e i santi, una festività millenaria che anch'essa ci invita a relazionarsi con vita e morte, luce e ombra.

In un contesto e dialogo interculturale proponiamo un momento di riflessione, ricongiungimento e festa per celebrare insieme quest'importante momento dell'anno.

La più popolare leggenda associata alla festa DIWALI è quella che tratta del ritorno del re Rama alla città di Ayodhya dopo 14 anni di esilio nella foresta.

Il popolo della città, al ritorno del re, accese file (avali) di lampade (dipa) in suo onore: da qui il nome Dipawali o semplicemente Diwali.

Si celebra anche la venuta della Dea Lakshmi portatrice di abbondanza, prosperità e ricchezze sia materiali sia spirituali.Per accoglierla si accendono file di lumini tutta la notte.

Palazzo Caprioli durante queste giornate si illuminerà di luce. Ci saranno innumerevoli candele nel parco e il salone settecentesco. Un vero spettacolo da non perdere.

Per l’apertura dell’evento serale, come avviene nella tradizione indiana, verrà realizzato un Rangoli (Mandala) simbolo di buon auspicio. Durante il weekend si svolgeranno seminari di musica tradizionale indiana, concerti e classi di yoga.

La domenica la Chiesetta di famiglia di Sant'Adriano aprirà le porte per un bellissimo concerto di musica indiana commemorando la vita, i morti e tutti i santi.

“Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del mondo non potranno mai uguagliare la luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo, attraverso la meditazione la luce eterna dell’anima” (tratto da Sri Vidya)

PROGRAMMA

VENERDÌ

16:00-18:00 Workshop di Sitar Musica Classica Indiana con il maestro Pandit Rabindra Narayan Goswami 

19:00-20:00 Bagno di Gong

SABATO

10:30 Accoglienza

11.00 Kundalini Yoga

Margherita Baratti

11:00-13:00 Workshop di Bansuri Musica classica indiana

Nicolò Melocchi

13:30 Pranzo

14:00 Riposo

15:00 - 18:00 Corso di Cucina Indiana

16:00-18:00 Workshop di Sitar Musica classica indiana con il maestro Pandit Rabindra Narayan Goswami 

18:30 Creazione comunitaria del Rangoli-Mandala

19:30 Cena vegetariana

21:00 Concerto di Musica classica indiana

Pandit Rabindra Narayan Goswami - Sitar

K.G. Westmann - Sitar

Suvrat Apte - Tabla

DOMENICA

08.30 Kundalini Yoga

Margherita Baratti

10:00 Colazione

11:30 Visita guidata "La storia di Palazzo Caprioli" con lo storico Agostino Della Fiore e la proprietaria Margherita Baratti

12:00-13:00 Concerto di musica classica indiana nella chiesetta di Sant'Adriano - Tra oriente o occidente

K.G. Westmann - Sitar (Svezia)

Nicolò Melocchi - Bansuri (Italia)

Suvrat apte - tabla (India)

13:30 Pranzo

16:00 Workshop di Sitar Musica Classica Indiana con il maestro Pandit Rabindra Narayan Goswami 

18:00 Chiusura

*È possibile pernottare presso lo spazio.

*È possibile partecipare anche a solo una attività

 

WORKSHOP

WORKSHOP DI SITAR CON PANDIT RABINDRA NARAYAN GOSWAMI

Cogliete l'opportunità di ricevere la guida di uno dei maestri di sitar più anziani dell'antica città di Benares. Pandit Rabindra Narayan Goswami è unico nel suo genere in quanto ha imparato il Sitar, il Surbahar e la voce da un ampio spettro di guru della vecchia generazione nella tradizione di Maihar Gharana, Imdadkhani Gharana, Bishnupur Gharana e Dagar vani. Ciò significa che i partecipanti, indipendentemente dal background e dallo strumento, potranno beneficiare di un intenso fine settimana di pratica in cui si terranno sessioni sia di gruppo che private. L'attenzione sarà rivolta al corretto trattamento dei raga e alla presentazione tradizionale della performance attraverso l'Alaap Jor Jhala e le improvvisazioni su composizioni lente e veloci.


Il Sitar è uno strumento utilizzato diffusamente nella musica classica indiana: ha venti corde, sette pizzicate sopra e tredici di risonanza sotto, che creano una sonorità molto forte e dolce e un’ atmosfera contemplativa.
È uno strumento di legno dotato di due zucche che fungono da casse di risonanza.
La Veena, precursore del Sitar, è rappresentato in molte illustrazioni sacre.
La parola “Sitar” ha origini persiane e significa “tre corde” (seh, tre e tar, corda).
Nella sua forma contemporanea è costruito in legno (tek o mogano), metallo, osso e da una zucca. Il manico di legno, leggermente cavo, termina con una larga cassa di risonanza fatta con una zucca vuota.
La camera di risonanza (zucca) serve come base per la mano destra per bilanciare lo strumento.
Un plettro di filo metallico, chiamato mizrab, è indossato nel dito indice destro per pizzicare le corde del livello superiore.
La mano sinistra è usata per controllare la melodia.
Il sitar appartiene al gruppo dei cordofoni e fa parte della famiglia dei liuti a pizzico con manico tastato.
La particolarità del sitar consiste nell’uso della tecnica Mind ovvero l’ uso della tensione laterale della corda ; questa tecnica è solo ed unicamente indiana.

Le lezioni sono indicati per tutti sia per partecipanti che per avanzati. (in base alle iscrizioni creeremo diversi gruppi con gli insegnanti).

Insegnante: Pandit Rabindra Narayan Goswami e K.G. Westmann

WORKSHOP DI BANSURI

Il bansuri (o flauto indiano o flauto di bambù) è un tipo di flauto traverso, uno dei più antichi strumenti musicali della musica classica indiana: sembra che sia stato sviluppato in modo indipendente rispetto ai flauti occidentali. Si dice che la divinità induista Krishna sia un maestro dello strumento, così come Gaṇesha la divinità con la testa di elefante, spesso raffigurata nell'atto di suonare un flauto.

I flauti indiani sono strumenti molto semplici se paragonati ai moderni flauti occidentali da concerto; essi vengono fabbricati con canne di bambù e sono senza chiavi.

La tecnica esecutiva prevede un'impostazione diversa da quella del flauto traverso dell'orchestra occidentale, in quanto sono le falangi delle dita a turare i fori e non i polpastrelli. Questa tecnica d'impugnatura consente al musicista di poter chiudere i fori con estrema agilità e precisione consentendogli di creare effetti di glissato e porzioni di tono anche minimali, effetti altrimenti scomodi da ottenere con l'impostazione occidentale.

Il Bansuri ha sei fori per le dita e un foro per il suono; viene suonato principalmente nella musica indostana, la musica del nord dell'India, viene anche suonato in Nepal, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka.

Le lezioni sono condotte nel metodo di apprendimento tradizionale indiano "Guru Shishya Parampara" nel quale la Musica viene trasmessa in modo orale, con particolare attenzione alla tecnica, alle ornamentazioni melodiche e all'interpretazione del Raaga.

Le lezioni sono indicati per tutti sia per partecipanti che per avanzati. (in base alle iscrizioni creeremo diversi gruppi con l'insegnante).

Insegnante: Nicolò Nelocchi

Orario da concordare con l'insegnante

CLASSI DI KUNDALINI YOGA

Il Kundalini Yoga, detto anche “yoga della consapevolezza”, è una pratica che affonda le sue radici negli antichi testi tantrici, ma che ha avuto una grande diffusione nel mondo occidentale a partire dagli anni Sessanta.

Insieme ad Hatha, Raja, Laya e Mantra Yoga, il Kundalini fa parte di una corrente del Tantrismo che per lungo tempo venne tenuta segreta e tramandata solo per via orale, da Maestro a discepolo.
E se l’Hatha Yoga rappresentava l’aspetto più “fisico” della pratica, il Kundalini ne era prima di tutto la scienza energetica.

Il risveglio della Kundalini o, per meglio dire, la presa di coscienza dell’individuo di questa forza sopita, può avvenire in modo graduale e controllato, ma talvolta è un evento esplosivo e repentino, che può portare cambiamenti profondi e duraturi sia sul piano fisico che su quello psicologico e spirituale: per questo motivo si è a lungo ritenuto che la sua conoscenza fosse destinata solo a studenti di un lungo percorso iniziatico.

La divulgazione degli insegnamenti del Kundalini Yoga al grande pubblico è piuttosto recente e si deve all’impegno del Maestro Yogi Bhajan, che a partire dalla fine degli anni Sessanta del XX secolo, introdusse la pratica negli Stati Uniti.

Qui si sviluppò e trovò terreno fertile per la diffusione, perché, secondo le parole di Yogi Bhajan, “Questo non è lo yoga che si pratica in solitudine in cima a una montagna e fuori dalla realtà, è stato insegnato per la gente che lavora, che ha una famiglia e che è sottoposta agli stress di ogni giorno: nel mondo moderno in cui viviamo c’è una tremenda pressione, silenziosa ma precisa che ci sconvolge e ci possiede, a tal punto che non sappiamo se siamo reali o non reali”.

Insegnante: Margherita Baratti

CREAZIONE RANGOLI

I Rangoli sono dei disegni tradizionali indiani realizzati a mano libera sul pavimento, usando farina di riso o altre polveri. Si ritiene che queste opere d’arte decorative portino fortuna in casa e sono da sempre un punto saldo della tradizione e della cultura indiana.

Ogni anno nel mese di ottobre o novembre gli indiani festeggiano il Diwali, detto anche “festa delle luci”, l’evento più importante del Paese. La festa cade nel quindicesimo giorno del mese Indù di Kartika, che quest’anno corrisponde al 7 novembre. In questa occasione i proprietari di casa creano bellissimi disegni fuori e dentro le loro abitazioni per invocare positività, prosperità e felicità.

Attività gratuita e aperta a tutti!

COSTI

Concerto Sabato | 25 euro

Cena indiano | 25 euro

Pranzo | 15 euro

Classe di gruppo (Yoga / Musica) | 25 euro

Classe privata di Musica (Bansuri / Sitar) | 40 euro

Worskhop Sitar 1 giorno | 40 euro

Workshop Sitar 3 giorni | 105 euro

Concerto Domenica | 15 euro

Corso Cucina indiana | 50 euro

Pacchetto solo Sabato | 130 euro (compreso il tesseramento annuale CSEN di 30 euro all'associazione Palazzo Caprioli, escluso il corso di cucina)

Pacchetto due giornate | 200 euro (compreso il tesseramento annuale CSEN di 30 euro all'associazione Palazzo Caprioli)

INFO E ISCRIZIONI

Scrivici alla mail info@palazzocaprioli.org o chiamaci al numero 331-7585912

Vuoi maggiori informazioni? Scrivimi.

Palazzo Caprioli

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